Primo Anno
iAC2 Arte e architettura cristiana come mezzi di comunicazione
Introduzione: comunicare la fede con arte. La comunicazione organizzativa della Chiesa come anche il giornalismo multimediale hanno bisogno di esperti per arte e cultura. Linguaggio narrativo e simbolico dell’arte cristiana. Retorica dei gesti e della mimica nell’arte figurativa. Comunicazione nel turismo religioso. Motivi per cui la Chiesa ha bisogno dell’arte cristiana: come espressione della fede, per la celebrazione liturgica, per motivi pastorali: come risposta alla sensibilità estetica dei fedeli, per la conoscenza della “condizione umana”, etc. Il “vocabolario iconografico” per comprendere l’arte cristiana come linguaggio visivo: iconografia e iconologia, tre gradi interpretativi dell’opera d’arte secondo Erwin Panofsky. Comunicatori come interpreti: scrivere e parlare sulle immagini e sull’architettura delle chiese. L’architettura sacra nei secoli XX e XXI: l’influsso del movimento liturgico (1903–1962) e della nascità dell’architettura civile contemporanea (ca. 1880−ca. 1930), l’importanza del Concilio Vaticano II (1962–1965) e della riforma liturgica (dal 1964), l’architettura sacra nel primo (1965–1985) e secondo periodo postconciliare (1985–2020). Dibattito: quale sarà il futuro dell’architettura sacra? Il corso include visite didattiche a diverse chiese di Roma.Viene richiesto di partecipare attivamente all’analisi delle opere d’arte. Prof. R. v. Bühren
iAP4 Analisi e pratica dell'informazione I (annuale)
Introduzione teorica e pratica al processo di elaborazione dei testi giornalistici. L’attività giornalistica. La produzione della notizia. Il contesto, il testo e lo stile dell’informazione. L’interpretazione giornalistica dell’attualità. Le fonti di informazione. Utilità e limiti della tradizionale distinzione tra generi giornalistici informativi, complementari e di opinione. Monitoraggio dell’informazione pubblicata sui principali mezzi informativi.
iEO2 Economia della comunicazione istituzionale
Il corso si propone di fornire agli studenti gli elementi necessari per comprendere gli aspetti specifici del funzionamento dell'economia e per utilizzare gli strumenti di comunicazione in uso in ambito politico, nelle aziende e nelle organizzazioni non-profit. Queste conoscenze verranno successivamente sviluppate per definire le strategie di comunicazioni che riguardano le strutture gerarchiche della Chiesa: della Santa Sede, delle Diocesi, delle comunità dei fedeli e di ogni singolo fedele attraverso la riflessione sullo stewardship. L'uso di casi pratici e di esperienze che riguardano dipartimenti di promozione di Istituzioni cattoliche e di Diocesi, nonché l'analisi di problematiche vicine alla necessaria trasparenza e rendicontazione delle strutture della Chiesa, permetterà agli studenti di avere un criterio per pronunciarsi nella sfera pubblica. I capitoli della dispensa, che sarà lasciata a disposizione degli studenti, riguardano pertanto: lo studio dell'attualità economica e l'enfasi che il magistero recente ha messo su di essa; gli strumenti di comunicazione del pubblico e del privato nella sfera pubblica; la Santa Sede e i suoi strumenti d'amministrazione patrimoniale; le Diocesi e i dipartimenti di sviluppo diocesano; la comunità dei fedeli e la promozione delle attività dei consigli di affari economici; lo stewardship o corresponsabilità come una risposta alla trasparenza.
iFC4 Fondamenti della comunicazione istituzionale I (annuale)
La comunicazione nelle organizzazioni. Comunicazione e azione direttiva. Il Dipartimento di Comunicazione: competenze, posizione nell’organigramma, criteri di professionalità. La contrattazione esterna. Il Direttore di Comunicazione: qualità, compiti, formazione. Elaborazione di un programma di comunicazione: analisi interna ed esterna; strategia e formulazione di obiettivi; valutazione. I pubblici: concetto e tipologia. Comunicazione interna: pubblici, obiettivi, tecniche, strumenti. Identità e cultura di un’istituzione. Comunicazione esterna: pubblici, obiettivi, tecniche, strumenti. Identità e immagine di un’istituzione. Il rapporto con i mezzi di comunicazione. Comunicazione di crisi.
iFM1 La comunicazione della fede attraverso la musica
Il corso si propone di guidare alla comprensione del fenomeno musicale all’interno sia dell’evangelizzazione che dei generi di spettacolo e intrattenimento contemporaneo come il cinema, la televisione e il teatro. Il corso, inoltre, offre spunti pratici su come si elabora tecnicamente la musica in questi ambiti.
iIA1 Introduzione alla comunicazione audiovisiva
Natura e caratteristiche dei media audiovisivi (radio e televisione). Breve storia della radio e della tv. Modelli di stazioni radio televisive. Caratteristiche del linguaggio audiovisivo. Generi e tipi di programmi. La comunicazione istituzionale attraverso la radio, la televisione e il video.
iMI1 Industrie e mercati dell'informazione
Gli obiettivi del corso sono principalmente tre: a) offrire alcuni cenni sulla dinamica di formazione dei gruppi di comunicazione; b) conoscere i gruppi di comunicazione più importanti del mondo; c) imparare a cercare informazioni su questi gruppi. Il programma si sviluppa in otto punti: 1. Introduzione: contesto e concetti fondamentali sui mass media. 2. Aspetti storici: nascita ed evoluzione dei mass media. 3. Caratteristiche imprenditoriali dei mass media. 4. Caratteristiche specifiche dei mass media. 5. Concetti relativi alla programmazione e all’audience dei media (ratings and shares). 6. La concentrazione informativa. Tipologie, cause ed effetti. 7. Principali gruppi mediatici. 8. Media cattolici.
iSM2 Chiesa e società medievale
Il corso si propone di ripercorrere le relazioni tra Chiesa e stato, cristianesimo e società, dall’epoca di Costantino sino alle paci di Westfalia, con particolare attenzione ai rapporti tra Papato e Sacro Romano Impero. Si presenteranno altresì i momenti fondamentali della nascita e dello sviluppo del potere temporale del pontefice. Verrà inoltre esposto il processo di cristianizzazione della società verificatosi lungo il medioevo e i primi passi del superamento del modello di societas christiana, avvenuti agli inizi dell’età moderna. Nell’esposizione del corso, si offriranno inoltre degli strumenti per favorire un approccio alla conoscenza del periodo medievale, che sappia essere critica rispetto ad alcuni aspetti della rappresentazione che di tale epoca si è prodotta nell’immaginario collettivo dell’uomo contemporaneo.
iTI3 Tecnologia informatica
Introduzione alla conoscenza dell’informatica e all’utilizzo pratico della strumentazione di laboratorio. Acquisizione della terminologia propria della disciplina. Software applicativo: editor di testi (MSWord), fogli di calcolo (MSExcel), realizzazioni e presentazioni grafiche (MSPower Point), ecc. Le reti telematiche di diffusione mondiale, i servizi internet (e-mail, Web 2.0); applicazioni Cloud Computing - Dropbox, Google Drive e Office OneDrive; metodologia di lavoro per progetto. Progettazione e realizzazione di pagine web. Il linguaggio HTML e le sue possibilità: testi, immagini, suoni, filmati; cenni al trattamento delle immagini – procedure di acquisizione immagini e relativi diritti di utilizzo. Aspetti base del diritto d’autore. Scrittura di pagine web: editor, modalità di visualizzazione, inserimento di oggetti, CSS nel linguaggio HTML. Struttura del sito: architettura, ricerca di stile, creazione archivio oggetti grafici. Metodologia di lavoro per progetto. Dalla ricerca dello spazio web alla registrazione del dominio, alla gestione della Dashboard, al controllo e analisi delle statistiche. Soluzioni all-in-one presenti in rete: WordPress. Progettazione di siti dinamici.
iCT5 Comunicazione televisiva
Evoluzione del mezzo televisivo. Aree di lavoro della comunicazione televisiva: la regia, lo studio, le sale di montaggio, i locali ausiliari. Strumenti tecnici per la comunicazione televisiva: le telecamere, i videoregistratori, i mixer, i software di montaggio. Elementi del linguaggio televisivo: le inquadrature, i movimenti della telecamera, le transizioni, la scenografia, l’illuminazione, l’abbigliamento, movimenti, gesti e parole delle persone. Il processo di elaborazione di un programma: pre-produzione, produzione (e post-produzione), distribuzione. La pre-produzione: le risorse umane e finanziarie, il format, la scaletta. La produzione: la conduzione dei programmi (specie quelli d’informazione); le riprese, il missaggio, il montaggio. La distribuzione: le fasce orarie, il palinsesto televisivo, le tecniche di programmazione, la misurazione dell’audience. Parte pratica in studio: registrazione di interviste e dibattiti; scrittura, presentazione, registrazione e montaggio di notizie, reportage e rubriche.