D072 Una dogmatica tra patristica e medioevo: il “De fide orthodoxa” di Giovanni Damasceno
Il corso introdurrà, presenterà e analizzerà il "De fide orthodoxa" di Giovanni Damasceno, evidenziandone il ruolo di ponte dogmatico tra l'epoca patristica e quella medioevale. Attraverso lo studio della concezione teologica del Damasceno, della sua dottrina della creazione, della trinitaria, della cristologia, mariologia, antropologia ed escatologia , si farà emergere la struttura dogmatica del pensiero del grande Padre della Chiesa e il suo rapporto con le Summae medioevali. Ciò permetterà di leggere la sua epistemologia e la sua comprensione del rapporto tra scienza e fede sullo sfondo delle due epoche che la sua vita raccorda. Il corso si concluderà, così, con una proposta per la teologia contemporanea. La metodologia utilizzata sarà l'analisi del testo, che verrà proposto nei sui passi più significativi attraverso 1) un messa in contesto, 2) una serie di domande che ne possano guidare la lettura, 3) una sintesi finale. Non è necessaria la conoscenza della lingua greca.
D082 Natura e grazia in san Tommaso d'Aquino
D632 La rivelazione di Dio nel creato fra alleanza e promessa
I. LA RIVELAZIONE COME DONARSI PERSONALE DI DIO AL MONDO. La Sophia, sapienza mediatrice del rivelarsi del Dio personale nell’ordine creato. Rivelazione del Logos e teologia della Parola. Il personalismo della Rivelazione e i suoi rapporti con la teologia trinitaria delle missioni. II. LA MANIFESTAZIONE DI DIO NELLA NATURA FRA SENSO RELIGIOSO E VISIONE SCIENTIFICA. La natura come segno e luogo di una rivelazione divina, nel contesto scientifico-culturale contemporaneo. La valenza personalista di una domanda sul Fondamento a partire dalla natura. III. LA METAFORA DEI “DUE LIBRI”: UN BREVE ITINERARIO STORICO-TEOLOGICO. Le origini della metafora e il suo impiego in epoca patristica . Nuovi sviluppi nell’epoca medievale . Il caso del Liber creaturarum di Raimondo Sibiuda . Chi può leggere il Libro della natura? La comprensione della metafora in epoca moderna: Galileo Galilei e i diversi orientamenti del pensiero scientifico . La metafora del Libro e la Teologia della Rivelazione: uno sguardo al presente e nuove risonanze teologiche. IV. LA TESTIMONIANZA DI DIO NEL CREATO FRA ALLEANZA E PROMESSA La dimensione rivelativa della creazione: alcune precisazioni ermeneutiche. Il messaggio della Scrittura sulla rivelazione attraverso il creato: passi biblici salienti e pagine emblematiche. L’appello a una rivelazione naturale di Dio in contesto kerygmatico: il discorso di Paolo all’Areopago di Atene. Questioni teologiche suscitate da una rivalutazione della rivelazione di Dio nel creato. Riconoscere il Logos nella natura creata: una propedeutica all’annuncio del Vangelo per il mondo contemporaneo. V. LA PERSONA UMANA E LA SUA COSCIENZA MORALE, CULMINE E SINTESI DELLA RIVELAZIONE CREATURALE. La testimonianza della Scrittura . Risonanze filosofiche e teologiche . La coscienza umana come parola interiore. VI. LA RIVELAZIONE DI DIO NEL CREATO NEL CONTESTO DELLA PAROLA SAPIENZIALE. Le fonti della Parola sapienziale e la loro collocazione nella rivelazione rivolta ad Israele. Originalità e specificità di una rivelazione divina consegnata alla riflessione dei sapienti. La rivelazione della dimensione morale della vita quotidiana. Gli interrogativi del sapiente e la rivelazione delle risposte alle domande di senso. Attualità della Parola sapienziale fra Rivelazione e ragione.
E412 Le origini storiche della cristologia
All'inizio del secolo II, Plinio il Giovane descrive a Traiano la condotta di un gruppo sociale, i cristiani, i quali dicono "di adunarsi e cantare un canto in onore di Cristo, come a un dio". Un nuovo culto è apparso derivante dal giudaismo. Ma questa apparizione desta delle domande storiche: come è possibile che dall'ebraismo possa sorgere un culto "a un uomo come a un dio"? Non è questo radicalmente contrario alla identità ebraica e al culto al Dio di Israele? Alla luce di queste domande, alcuni hanno ipotizzato che la fede cristiana arrivi come risultato dell'ellenizzazione dell'ebraismo.
In questo corso studieremo il sorgere e l'evolversi della fede e della devozione a Cristo come a un essere divino. Cercheremo di rispondere domande come: quando hanno capito i primi cristiani la divinità di Cristo? Quali fattori ed eventi storici hanno permesso questa consapevolezza? Ha dichiarato Gesù di essere divino? Poteva farlo ed essere capito?
A tale fine, realizzeremo un percorso a quattro tappe: in primo luogo, indagheremo le testimonianze dell'origine di questa fede nel Cristo sulle fonti storiche (specialmente i primi documenti del Nuovo Testamento). Posteriormente, studieremo la spiegazione che quegli stessi documenti forniscono su quella fede: la prima cristologia. Nel terzo passo, cercheremo di trovare il fondamento di quella fede nella testimonianza di Gesù su se stesso. Finalmente, osserveremo lo sviluppo finale della cristologia presente nel Nuovo Testamento, alla luce del percorso storico realizzato.
Questo percorso mostrerà che la fede in Cristo non è risultato dell'ellenismo, ma un autentico novum in continuità con la fede e la cultura ebraica. Finito il corso, lo studente avrà capito le fondamenta veterotestamentarie della fede cristologica presente nel Nuovo Testamento e potrà valutare la rivelazione cristologica come un dono da accogliere ragionevole e liberamente.
K142 L'ecumenismo fra memoria, teologia e missione
Origine delle principali confessioni cristiane, situazione attuale e relazione con la Chiesa cattolica. Prospettiva storica dell'ecumenismo e movimento ecumenico odierno. Inquadramento teologico dell'ecumenismo come realtà cristiana, istituzionale e missionaria, in vista dell'unità. La comunione ecclesiale come fondamento e traguardo del movimento ecumenico. I principi cattolici dell'ecumenismo e lo status ecclesiale delle comunità cristiane. La pratica dell'ecumenismo nei suoi diversi aspetti.
L092 La nozione di sacramento presso i teologi contemporanei
D042 Metodologia Teologica pratica
D522 Letture di Teologia Dogmatica I
Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un professore lo studente leggerà i testi stabiliti e dovrà realizzare alla fine una prova di profitto sulla lettura condotta.
S255 La Chiesa corpo di Cristo e popolo di Dio nella teologia del secolo XX
S534 Provvidenza e senso fra modernità e postmodernità
Seminario sul vicendevole influsso tra cultura e teologia. Si studierà il forte cambio culturale successo agli inizi del secolo XX e come questo cambio ha influito nella nozione di provvidenza e senso. A tale fine si osserverà la nozione teologica di provvidenza divina in dialogo con la scienza, la filosofia e l’arte prima e dopo i cambiamenti culturali del secolo XX.
E112 La questione dell'unità di Dio oggi
L'obiettivo del corso è la presentazione e la discussione critica di alcune delle soluzioni più rilevanti nella teologia trinitaria attuale a proposito dell'unità divina, alla luce del profondo e vasto lavoro dei grandi teologi del XX secolo. La prospettiva concreta è quella della significatività della fede nel Dio uno e trino per la sfida cruciale costituita dall'epoca postmoderna. Tale approccio permetterà di cogliere varie linee di sviluppo possibili del pensiero a partire dagli elementi costitutivi principali del dogma trinitario (processioni, comunione, distinzione economia-immanenza, analogia psicologica). In tal modo di dovrebbe anche favorire il ripasso di alcune componenti fondamentali nell'architettura del trattato.
E472 La questione teologica della salvezza dei non-cristiani
F652 La speranza cristiana e l'ermeneutica dell'escatologia
K122 La santità della Chiesa
Il corso cerca di offrire elementi utili a coloro che vogliono spiegare la santità della Chiesa in un contesto come quello attuale, caratterizzato da una vasta pressione mediatica in cui le beatificazioni, le canonizzazioni, ma anche i cattivi esempi destano perplessità dentro e fuori la Chiesa, e richiedono risposte più ponderate
Parte positiva: La santità della Chiesa nella Sacra Scrittura. L'aggettivo "sancta" nei Simboli. Aspetti della santità della Chiesa trattati dai Padri: la polemica montanista, i lapsi, i novaziani, i donatisti. La santità della Chiesa dall'epoca medioevale fino ai nostri giorni.
Parte sistematica: aspetti teologico-culturali più rilevanti nel discorso sulla santità della Chiesa dopo il concilio Vaticano II. Il significato dell'affermazione "la Chiesa è santa": dono e missione. La santità come dono a tutti i cristiani, la santità come traguardo al quale Dio chiama tutti, la santificazione come compito di tutti i cristiani. Santi e peccatori nella Chiesa: il tema dell'appartenenza alla Chiesa e dell'influsso della santità e del peccato nella communio fidelium. L'azione santificatrice della Chiesa. La riforma della (o nella) Chiesa. La richiesta di perdono dell'anno giubilare e i temi collegati (purificazione della memoria, comunione dei santi). I frutti di santità della Chiesa: i santi, la ricapitolazione del cosmo in Cristo.
D542 Letture di Teologia Dogmatica II
Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un professore lo studente leggerà i testi stabiliti e dovrà realizzare alla fine una prova di profitto della lettura. Informazione più dettalliata sui testi da leggere sarà reperibile in Segreteria accademica.